Noi, proprio noi, e la guerra. La mutilazione del sentimento sociale e le conseguenze sul mondo

Oggi, per un puro caso, mi sono imbattuto in un articolo che parlava dello scrittore Nicolai Lilin (https://www.today.it/opinioni/lilin-fuga-putin.html), raccontando una storia controversa.

All’indomani dell’invasione dell’Ucraina era stato invitato a un approfondimento condotto dall’economista e giornalista Enrico Cisnetto, gli ospiti erano tre, proprio Nicolai Lilin, il giornalista Sergio Soave e il sottoscritto. Non ne avevo condiviso il link allora perché girava una grande quantità di materiale sulla guerra, ma dopo avere letto l’articolo di cui sopra mi sono deciso a farlo, prima di tutto perché possiate farvi un’idea di prima mano ma soprattutto per darvi modo, a due anni e mezzo dall’inizio della guerra, di toccare con mano quanto sia importante educare i propri figli in modo pro sociale, perché chi scatene guerre e massacra esseri umani, animali e territori, ne è sprovvisto.

Questa assenza, per quanto ci possa apparire surreale, è la causa di tutto il male che ci circonda.

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