Il primo pensiero progettuale è del 2006, quindi il prossimo anno saranno vent’anni. Ce ne vollero quasi due per ogni volume, lavorando di cesello e lasciandoci travolgere da mille domande, insieme a Emanuela Bussolati, compagna di viaggio insuperabile.
La collana continua a mostrare tutta la sua attualità perché era fondata su temi transculturali e transgenerazionali, stabilmente impiantati nella nostra vita. Proprio a causa di questa “perenne gioventù”, pochi mesi fa il Comune di Milano aveva regalato a uno dei quartieri cittadini venticinque collane complete, facendoci toccare con mano quanto l’impegno profuso nei dodici anni di lavoro, un lavoro amorevole e approfondito, abbia incontrato l’interesse di diverse generazioni, in Italia e in paesi come la Spagna e la Cina, dove “Crescere senza effetti collaterali” è stata tradotta.
Due anni fa, insieme a Emanuela, a Luciana Bertinato e a Patrizia Zerbi, fondatrice di Carthusia, casa editrice ma anche officina di idee, ci siamo confrontati in un dibattito su quell’avventura.
Vi propongo il video di quella serata, chiedendovi di guardarlo con calma, approfittando dell’estate e della preziosa lentezza che ci regala.
Per quel che serve, l’ho messo su Facebook, dedicandolo ai governanti senza alcun senso di responsabilità. Un abbraccio e grazie Emanuela
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Come sai, carissima Emanuela, io amo molto quelle pagine, oggi mi appaiono ancora diverse, come se crescessero dentro di me ogni giorno, per l’esattazza ne vedo anche la denuncia, il grido d’allarme contro quegli atteggiamento strafottenti, violenti, individualisti che rischiano di accorciare la vita della nostra specie. Il nostro lavoro comune ci rese migliori, questo lo ricordo bene, e ti sono grato. Ti abbraccio
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Caro Domenico,
segui quel dibattito e ne sono fiera, così come sono fiera di aver potuto conoscere Emanuela e di avere la possibilità di interagire con Lei in questo blog dove il confronto porta a riflettere e “ripensarsi” nelle proprie azioni e nel ruolo educativo che rivestiamo come docenti e genitori. La collana é sempre bambina perché non ha età, come tutte le cose di valore autentico, come tutte le cose che incarnano splendidamente contenuti importanti senza risentire di mode, tendenze, del tempo che passa. Emanuela venne nella mia scuola per un laboratorio Bookcity, ne ho ancora vivo il ricordo. Per la collana, il suo tratto e la sua creatività costituirono parte integrante del progetto. Due apporti, il suo, e quello di Emanuela, che ci permettono oggi di avere nelle biblioteche scolastiche queste preziose risorse. Di recente le ho inviato una foto di uno dei libri della collana portato in classe per il prestito libri. Credo, penso che rinnovero’ i testi in dotazione perché un po’ consumati. Ma questo mi riempie di gioia e soddisfazione perché vuol dire che tante mani bambine li hanno sfogliati, che genitori abbiano trovato il tempo di leggerli ai figli, che grandi e piccini abbiano potuto avere stimoli su cosa sia il coraggio coraggioso e soffermarsi a pensare che ognuno di noi può fare la differenza. Oggi ultimo giorno di scuola all’Infanzia. Bello entrare nell’estate parlando di questa bambina che non crescerà perché già perfetta così! Con stima
Antonella Alia
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Grazie Antonella, per i suoi costanti incoraggiamenti, che vengono da una persona che frequenta quotidianamente i bambini, e dunque sono particolarmente preziosi. Mi convinco sempre più che se non torniamo massicciamente a educare i bambini, con amore e competenza, ci faremo molto male.
Sto lavorando a una profonda rielaborazione di un libro che parla dei primi anni di vita, dovrebbe uscire in ottobre e conterrà tutto ciò che imparo ogni giorno su queste creature, che possono cambiare noi e il mondo. Un carissimo saluto
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