Gli spari americani e i due demoni che ci faranno molto male

Il clamore suscitato dall’uccisione di un attivista della destra americana, figura controversa, ci chiede di dare un volto alle premesse e alle ragioni che oggi spingono la convivenza oltre i confini della ragionevolezza, incrementando la violenza in ogni ambito. Per trovare qualche risposta, dobbiamo guadare in faccia e con onestà le due grandi mutazioni che,Continua a leggere “Gli spari americani e i due demoni che ci faranno molto male”

A proposito di canonizzazioni. Parlare di religione senza rigidità aiuta bambini e ragazzi

La religione, che si creda o meno, è una questione di forte impegno pedagogico, lo affermo con la libertà di un laico. Proprio per questo, negli ultimi giorni sono stato attento alle sollecitazioni di diversi iscritti e di alcuni sacerdoti, che apprezzo per l’equilibrio e la pacatezza. Dagli uni e dagli altri, uniti da comuniContinua a leggere “A proposito di canonizzazioni. Parlare di religione senza rigidità aiuta bambini e ragazzi”

Fraternizzare con l’insuccesso. Illogico, ma risolutivo

È accaduto pochi giorni fa, in un torneo di calcio giovanile in Piemonte, ma riguarda tutti noi. Uno dei giocatori della squadra vincitrice sta ancora esultando, passa vicino al portiere avversario, seduto per terra con la testa piegata, affranto per la sconfitta, peraltro di stretta misura, e lo deride, innescando una reazione violenta, base diContinua a leggere “Fraternizzare con l’insuccesso. Illogico, ma risolutivo”

La psicologia appartiene alla quotidianità, alle persone comuni

A mano a mano che si avvicina il traguardo cerco di mettere ordine tra le mie carte. Ritrovo un appunto che avevo scritto a penna più di trent’anni fa. Prima di gettarlo via lo rileggo. “Restituire la psicanalisi alla quotidianità. Sfuggire alla tentazione dell’epica e dello spettacolo, concentrarsi sulle storie di figure minime, di personeContinua a leggere “La psicologia appartiene alla quotidianità, alle persone comuni”

Aiutiamo noi e i nostri figli ad aprire le porte d’ingresso alla vita sociale

Diversi anni orsono un’insegnante venne a trovarmi, era devastata a causa del suicidio di un suo studente sedicenne. Oltre al dolore, pesava il dubbio che potesse esserle sfuggito qualche segnale premonitore. Mi consegnò una lettera scritta di pugno dal ragazzo pochi giorni prima del gesto estremo, indirizzata a una compagna di classe cui era moltoContinua a leggere “Aiutiamo noi e i nostri figli ad aprire le porte d’ingresso alla vita sociale”

Maschio e adulto. Un binomio forse al tramonto

Diventare grandi senza diventare adulti, è il verso di un poeta finito in una canzone. Questo destino sembra avere toccato drasticamente il genere maschile, lo registro sempre più spesso, con frequenza, regolarità e un con certo avvilimento. Al contrario, il femminile cresce a vista d’occhio, mettendo in difficoltà gli uomini meno attrezzati. Assisto a fugheContinua a leggere “Maschio e adulto. Un binomio forse al tramonto”

Da dove ripartiamo. Sempre dallo stesso compito, sempre dall’altro

Forse conviene iniziare dal fondo, prendendo visione della locandina allegata. Poi si può riprendete la lettura del post, dove trarremo un paio di considerazioni.   Si vede settembre dietro la porta. Si ricomincia, anche se non si è mai smesso. Si ricomincia significa che siamo all’interno di un movimento circolare, qualcosa che si ripete, come,Continua a leggere “Da dove ripartiamo. Sempre dallo stesso compito, sempre dall’altro”

Cos’è l’educazione e cos’è la politica. Ce lo chiede il sangue di Cecilia 

Gli eventi incalzano e noi proseguiamo la riflessione iniziata appena ieri. Definisco l’educazione come “la trasmissione testimoniale di una visione della vita” dove con testimoniale si intende rimarcare che sono i comportamenti degli adulti, non le parole, a modellare la personalità di bambini e ragazzi. Non è un concetto nuovo. Lo sapevano anche i nostriContinua a leggere “Cos’è l’educazione e cos’è la politica. Ce lo chiede il sangue di Cecilia “

Erika Saraceni. Finalmente la prova certa che il problema del Paese non sono i ragazzi

La premessa è nota, ma non a tutti, perché siamo troppo distratti e lasciamo rovinare il Paese da persone primitive che si sono attardate sulla strada dell’evoluzione. Ieri un personaggio pubblico, di cui non faccio il nome in omaggio alle istituzioni, che nella loro essenza sono sempre migliori di chi le rappresenta, aveva cercato diContinua a leggere “Erika Saraceni. Finalmente la prova certa che il problema del Paese non sono i ragazzi”

Riflessione intorno al suicidio di un giovane femminicida

In questi giorni si è parlato molto del suicidio in carcere di Stefano Argentino, 27 anni, che lo scorso anno aveva ucciso con un coltello Sara Campanella, 22 anni, aggredendola per strada. Il torto della povera Sara, giovane studentessa universitaria fuori sede, come il suo carnefice, era quello di non gradire la corte di Stefano,Continua a leggere “Riflessione intorno al suicidio di un giovane femminicida”