La rimozione della malattia mentale, un disonore senza rimedio per tutti noi

L’uccisione di una donna da parte di una persona emarginata e affetta da disturbi mentali, riempie i giornali e ci costringere a rimettere il naso nella questione enorme del disturbo mentale. È successo a Rovereto, il sostituto procuratore della città trentina dice, giustamente, che il carcere è un posto inadatto a queste persone, che occorrerebbero dei luoghi di accoglienza idonei, che non esistono o sono insufficienti. La malattia mentale ci cammina accanto, ogni istante, ma noi la ignoriamo, perché è imbarazzante sopportare che essa ci appartiene più di quanto possiamo anche lontanamente immaginare.

Ne avevamo parlato una decina di mesi fa, non posso fare altro che invitarvi a rileggere quelle parole. Le trovate di seguito.

https://tg24.sky.it/cronaca/2022/10/31/aggressione-assago-rimozione-collettiva

2 pensieri riguardo “La rimozione della malattia mentale, un disonore senza rimedio per tutti noi

  1. Ottimo spunto di riflessione, dottore, ma, come avrà notato anche lei, l’indice è stato puntato contro la condizione di “straniero” e di “senza fissa dimora” della persona in questione e la circostanza delle sue condizioni “psicofisiche” passata in secondo piano.
    Ciò detto, vero che la malattia mentale è fanalino di coda nelle politiche sanitarie pubbliche. Le private non le cito nemmeno, perché, non essendo una branca remunerativa, i gestori privati nemmeno la considerano.

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    1. Certo, è difficile che sfugga questo particolare, che avevo visto filtrare in diversi interventi. Torna la pretesa di chi vorrebbe importare a “pezzi” i migranti, lasciando a casa ciò che non serve. Una versione dilavata del famigerato programma T4 dei nazisti, che mirava a ripulire la società tedesca dall’imperfezione. Abbiamo visto com’è andata a finire. Un caro saluto e grazie

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