Quando la religione confonde la Parola con le parole. E ferisce

Nella vita delle persone la religione occupa un posto fondamentale, sebbene con sfumature diverse.

Per questa ragione e per tante altre, chi ricopre posizioni di responsabilità al suo interno, dovrebbe essere particolarmente attento agli argomenti che tratta, al linguaggio che usa, ai giudizi che lascia trapelare, perché gli effetti che genera sono proporzionali al proprio ruolo.  

https://www.messinatoday.it/blog/riguardare-con-cura/aborti-animali-papa-francesco.html

8 pensieri riguardo “Quando la religione confonde la Parola con le parole. E ferisce

  1. Caro Domenico,
    grazie per le tue riflessioni, come sempre puntuali e stimolanti.
    Mi permetto solo una nota: la tradizione è irrinunciabile, non avremmo nemmeno una riga dei Vangeli senza questo passaggio “di mano in mano”. Ma tradizione è anche il tradimento, il passaggio dell’innocente dalle mani di chi credeva amico a quelle dei carnefici.
    Nella Chiesa quasi sempre si invoca la tradizione intendendo il contenitore, passato di mano in mano avendo cura che sia ben lustro ma dimenticando di controllarne il contenuto.
    Quando Pierangelo Sequeri parla delle persone chiamate ad essere discepoli, cioè a “prendersi cura dell’Evangelo”, sono abbastanza certa che si riferisca al frutto (l’amore) e non al guscio (forma, etichetta, o come la si voglia intendere).
    Si gira sempre attorno alle stesse cose: se perché un prete sia riconosciuto su punta sull’abito e non sul comportamento c’è un grosso problema.

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    1. Io credo, cara Giulia, che l’aborto sia una tragedia, se n’è già parlato in questo blog, chi desidera conoscere il mio pensiero in materia può andare a cercare tra gli articoli pregressi. Il tema, però, come in qualche modo fai intendere tu, è l’uso della tradizione a proprio piacimento.
      Nel libro , “il coraggio di pensare a Dio”, a pagina tre, quella dedicata ai genitori: scrivevo: “L’essenziale, nelle buone religioni, è che c’è un Dio creatore e quindi siamo tutti fratelli. Allora le religioni sono buone se avvicinano gli uomini e se aprono la mente alla conoscenza. Sono cattive se cercano di chiuderci, noi e il sapere, in un gomitolo di lana, per impossessarsi della nostra vita”.
      Questo significa che io devo solidarizzare con tutti gli esseri umani, di qualsiasi colore e religione, per questo è cristiano chi manifesta la stessa indignazione e la concreta solidarietà per i bambini che muoiono di fame, di malattia o annegati nel Mediterraneo. Oltre a quelli morti prima di nascere, cui è stato impedito di sbocciare.
      Quando uscì quel libro mi scrissero diversi prelati, conservo il bigliettino dell’allora Cardinale di Dublino, Diarmuid Martin, che apprezzava l’impostazione tollerante del volume. Il cristianesimo, Giulia, è tutto qui, il resto sono riti. Ti ringrazio

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  2. Per un cristiano la vita umana inizia dal concepimento
    Se si è coerenti con la propria fede non ci si puo arrampicare sui vetri per giustificare la soppressione di un individuo, anche se ha meno di quattro mesi di vita

    Poi uno può non essere ovviamente d’accordo ….

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  3. Premetto che si tratta di un commento piuttosto ruvido.
    Condivido totalmente le sue parole, dottore, ho ricevuto una formazione cristiana alla quale ritengo di dovere una visione del mondo solidale, rispettosa delle diversità e orientata alla giustizia sociale, ma da anni ho abbandonato la pratica, proprio perchè non sopportavo l’ipocrisia, la doppiezza, l’ambiguità, ma anche l’ostinata incapacità di compassione e la pervicace tendenza a sentirsi ‘superiori’ al prossimo di molti cattolici e di diversi, troppi sacerdoti.
    Un mondo che ora guardo con distanza e con sollievo (per la distanza!).
    Questo Papa, che avevo accolto davvero come un lieto, lietissimo annuncio, sta purtroppo manifestando una regressione e una involuzione mortificanti, per lui e per tutti coloro che avevano intravisto in lui un messaggero di speranza, portatore di una visione progressista nella Chiesa.
    Voglio sperare siano “colpi persi” in ragione dell’eta’ che avanza, ma è inquietante e frustrante comunque, questo uso, disinvolto e irrispettoso, delle parole.
    Dalla “frociaggine” (persino ribadita!), alle litanie su cani e gatti scelti per non fare figli (che semplificazioni idiote), alla equiparazione politica fra Trump ed Harris, dei quali non sa quale sia il male minore (potrei comprendere non volersi schierare, ma c’è appunto modo e modo di usare le parole, oppure tacere!), fino alle recenti esternazioni sull’ 《aborto omicidio》 e sui medici che lo praticano 《sicari》 e pure la condanna del femminismo. Parole ignoranti al punto, come lei ben evidenzia, di ritenerlo l’altra faccia del maschilismo. Peccato che il femminismo persegua la parità delle condizioni fra i generi, mentre il maschilismo la supremazia del maschio. Ogni uomo dovrebbe essere femminista!
    Ripeto, c’è modo e modo di usare le parole, si può anche non prendere alla lettera il fatto che un pontefice debba necessariamente “pontificare”, oltretutto la parola inflazionata diventa così banale, usata e insulsa, da perdere ogni autorevolezza e considerazione.

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    1. Caro Gianni, le sono grato per queste parole chiare, che rispecchiano il mio sentire ancora più, sembra un paradosso, delle mie stesse parole.
      Nei miei giri per il paese continuo a sentire sacerdoti lamentarsi per le chiese vuote, ma nessuno si pone domande sulle proprie responsabilità, come se la realtà avesse una sorta di vita autonoma e non dipendesse dalle nostre azioni.
      Il suo commento non è affatto duro, è onesto, realistico, sottolinea una certa superficialità e faciloneria, incompatibili con i doveri di una carica che il suo occupante dovrebbe interpretare in chiave di ascolto, unita, comprensione, evitando il chiacchiericcio, che volentieri rimprovera ad altri ma dal quale sembra travolto esso stesso.
      Le religioni rimangono un grande compagno di viaggio dell’uomo. dovremmo ricordarcene tutti soprattutto chi è chiamato a proteggere e a farle evolvere. Stare zitti non significa amarle, ma lasciarle in balia di intenzioni e volontà non sempre all’altezza. Un caro saluto

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    1. In molti mi segnalano questa ruvidità, questo inutile accanimento da parte di un uomo che dovrebbe introdurre nel mondo una logica diversa. Questo è il cristianesimo, una logica diversa. Un caro saluto e grazie

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