Perché il male interiore si impossessa di noi

Sulle nostre naturali fragilità e sugli altrettanto naturali sentimenti, di inadeguatezza, ingigantiti da approcci educativi capaci di farci sentire in debito col mondo, da grandi qualcuno fonderà il proprio potere su di noi e avrà gioco facile nel ricordarci che se non si arriva in cima è solo per colpa nostra.

Così ci sentiremo costretti ad accodarci a tutti gli altri scalatori che affollano i sentieri della montagna, che sgomiteranno per arrivare in cima dimenticando di guardare il paesaggio e quando saremo arrivati avremo già dimenticato perché ci siamo saliti. In attesa di una nuova scalata, senza mai avere la sicurezza di restare sulla vetta. La caducità, una delle tante nuove paure.

È il tema che viene sviluppato nell’articolo allegato, che segnalo solo a chi è abbonato all’emittente che lo pubblica, e il cui senso è contenuto nelle poche parole che potete leggere nel commento iniziale qui sopra.

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2024/12/10/male-interiore-domenico-barilla

2 pensieri riguardo “Perché il male interiore si impossessa di noi

  1. Caro Domenico, ottimo paragone quello della montagna, perché paradossale: infatti nessuno scala una cima per rimanervi ma la discesa è implicita nell’atto stesso del salire. E non dimentichiamo che la maggior parte degli incidenti si verifica nello scendere…
    Con stima

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    1. Salire perdendosi il panorama ci lascerà solo il desiderio di scalare un’altra cima e poi un’altra e un’altra ancora, all’infinito. Questo ci farà diventare solo più veloci, insoddisfatti, ossessivi e discretamente nevrotici, perché nulla sarà rimasto attaccato al nostro mondo interiore.
      Un caro saluto

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