Ragazzi e sesso virtuale. La ricerca di una distanza di sicurezza

La pratica degli incontri a distanza, virtuali perché il corpo dell’altro assente, è sempre più diffusa, non solo tra i ragazzi, ma non si tratta di una degenerazione semmai di un adeguamento dei comportamenti alle opportunità fornite dal progresso, con un punto di domanda, però, importante, legato alle conseguenze sulla costruzione del mondo interiore delle nuove generazioni e alle loro competenze sociali, dalle più allargate e, soprattutto, alle più intime.

Occorre chiedersi cosa accade nel processo di formazione della vita affettiva di una ragazza o di un ragazzo quando il desiderio e la sua realizzazione possono fare a meno della presenza fisica dell’altro, quando la virtualizzazione della sessualità diventa prevalente.

Il fenomeno riguarda anche gli adulti, ma in genere questi possiedono pregresse e consolidate esperienze tridimensionali, e per loro le nuove pratiche sono “tecniche” aggiuntive. Non è così per i ragazzi, che rinunciano a esplorare territori e opportunità di conoscenza capaci di favorire, tra mille altre cose, l’apprendimento e il rispetto dei confini posti dalla volontà del partner.

Alla base di tali elusioni troviamo insicurezze piccole e grandi, che sempre più attanagliano le nuove generazioni e gli adulti che seguiranno, ma siamo di fronte anche a un pericoloso effetto circolare; infatti, proprio il mancato esercizio della vicinanza incrementa sempre di più, in cambio di un illusorio riparo -sicuro a basso costo- il pieno armonioso sviluppo del mondo interiore incrementando al contempo il nostro disagio sociale.

Se nell’intimità virtuale si può giocare a nascondino, in quella tridimensionale è improbabile possa accadere, ma il nostro mondo, malgrado tutto, rimane quest’ultimo.

Allego il link della riflessione completa, per chi può accedervi.

https://tg24.sky.it/cronaca/2025/02/24/sesso-virtuale-giovani-rischi

2 pensieri riguardo “Ragazzi e sesso virtuale. La ricerca di una distanza di sicurezza

  1. Grazie per questa riflessione, dottore.
    La corporeità è decisiva nello sviluppo equilibrato di una persona. Anche per imparare il rispetto dell’altra / dell’altro.
    Bypassare la fisicità, soprattutto nell’età giovanile temo possa creare poi adulti poco consapevoli, quando non frustrati e/o incapaci di relazioni “in carne e ossa”.

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    1. Purtroppo, caro Gianni, le persone si stanno allontanando le une dalle altre, in tutti i sensi, sfilacciando i legami, sociali e privati, perché l’individualismo è assai meno impegnativo delle istante cooperative. Questa deriva non poteva certo risparmiare l’intimità, trasformandola nella negazione di sé stessa e privandola dell’unica cosa che la giustifica. L’altro. Un caro saluto

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