La strage dei bambini ci sfiora da vicino

Pochi giorni fa, in un quartire popolare di Messina, una madre e una bimba di tre mesi sono precipitate da un ballatoio. Qualche giorno prima una madre e una bambina piccola sono state trovate cadaveri in un parco di Roma. Potrei continuare. Ricordo a me stesso che proprio una perizia su un infanticidio aveva cambiato per sempre il rapporto con il mio lavoro, tanti anni fa.

Vi allego una riflessione, appena uscita su un quotidiano. Non voglio sottoporvi a un tour de force, ogni tanto il blog è investito da emergenze come questa, che per una ragione o un altra sono costretto a seguire. Del resto l’emergenza bambini diventa sempre più cruda, per tante ragioni, anche legate alla nostra pigrizia, e non è un’emergenza qualsiasi. In questi giorni sto rileggendo alcuni profili biografici di uomini che sono stati letali per l’umanità, persone come Hitler, Stalin e altri. Nella loro infanzia si possono trovare molte risposte. Purtroppo.

https://www.messinatoday.it/blog/riguardare-con-cura/morta-neonata-elisa-mamma-santa-lucia-sopra-contesse.html

2 pensieri riguardo “La strage dei bambini ci sfiora da vicino

  1. Sono drammi così grandi, che si fa persino fatica a soffermarsi su queste “notizie”. Si legge il titolo, poi si sposta l’occhio altrove, si cerca di depositare lo sguardo su qualcosa di più rassicurante.
    Che probabilmente è anche la reazione di familiari, parenti, vicini, in molte di queste situazioni, incapaci di cogliere piccoli, forse impercettibili segnali di fatica, di disagio, di preoccupazione, di paura.
    Sia ben chiaro, la mia non è una considerazione giudicante nei confronti di nessuno di costoro, piuttosto il giudizio negativo è rivolto a un modello di società che non regge, perché la solitudine è imperante e i servizi pubblici sono rarefatti e stremati, impossibilitati a garantire una presa in carico della post natalita’ con un accompagnamento strutturato e naturale, come dovrebbe essere in qualsiasi Paese civile.
    Il momento più delicato di due esistenze, il piccolo o la piccola che nasce e una giovane donna che nasce una seconda volta come madre, richiederebbe ben altre attenzioni che non la programmazione di qualche visita pediatrica di controllo e poco, pochissimo altro.
    Anche se poi tanti politici si sciacquano la bocca con le parole famiglia e natalita’.

    "Mi piace"

    1. Lei cita i politici, le loro renitenze. Stasera discutevo con un paziente, in grosse difficoltà a causa dell’impossibilità a trovare una sistemazione in RSA per i genitori, molto anziani a scarsamente autosufficienti. Il peso statistico della popolazoone anziana è cresciuto a dismisura ma la risposta delle istituzioni è debole, distratta. Vale per molti altri ambiti, a cominciare dalla sanità. Si figuri se c’è tempo per una madre, messa a dura da un evento straordinario come la nascita di un figlio, una donna con un tessuto interiore fragile e senza troppi supporti esterni, proprio nel momento di massimo disorientamento esistenziale. Un caro saluto

      "Mi piace"

Rispondi a Domenico Barrilà Cancella risposta

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *