Mafie e criminalità. Vincere la violenza collettiva combattendo quella familiare

L’inclinazione alla violenza domestica, il mio lavoro mi suggerisce tale nesso, è principalmente correlata con precisi modelli culturali e tende a trasmettersi da una generazione all’altra per contagio ambientale. Il suo laboratorio per eccellenza è la famiglia. Quando celebriamo giornate come quella dedicata alle vittime delle mafie, dovremmo ricordacene altrimenti ogni esecrazione rimarrà priva diContinua a leggere “Mafie e criminalità. Vincere la violenza collettiva combattendo quella familiare”

Ancora sulla sublime natura del gesto educativo

Pochi giorni fa ci eravamo confrontati, anche grazie a diversi commenti, sul contenuto del post “La sublime natura di un gesto educativo”, dove ci eravamo messi in cerca delle tessere che compongono il delicato mosaico del rapporto genitore-bambino.   Avevamo visto che il bambino non si era ferito perché correva, ma perché immaginava che la madreContinua a leggere “Ancora sulla sublime natura del gesto educativo”

Trilli e il presidente. Perché la guerra viene dalla normalità, da casa nostra, e non dalla follia

“Caro Domenico, ho letto con attenzione [spero] e con interesse la tua ricostruzione personologica su Putin. Come ho appena scritto per la parte di rubrica Associazione Italiana Psicogeriatria che curo [AIP Facebook], compio uno sforzo eccezionale per cercare di rimanere normale, facendo il verso a Lucio Dalla (1977), nella introduzione, prima di parlare di argomentiContinua a leggere “Trilli e il presidente. Perché la guerra viene dalla normalità, da casa nostra, e non dalla follia”

La sublime natura di un gesto educativo

“Correvo come un forsennato in cucina, quando, all’improvviso, è entrata la mamma. Temendo che mi avrebbe sgridato e poi dato una sberla, mi sono girato di scatto, come per scansare quella probabile percossa, così ho perso l’equilibrio e sono caduto tagliandomi il sopracciglio”. È un ricordo d’infanzia dal forte valore simbolico e pedagogico, credo diContinua a leggere “La sublime natura di un gesto educativo”

Le radici pedagogiche della guerra. Intervista su Vladimir Putin

Anche per questa settimana rimaniamo sulla stretta attualità, non potrebbe essere diversamente, considerata la drammaticità degli eventi. Vi propongo una lunga intervista appena uscita sul sito di Skytg24 nella quale, senza cadere nella facile tentazione di dare del pazzo al presidente russo, cerco di raccontarne i risvolti meno visibili della personalità, particolari che ne spieganoContinua a leggere “Le radici pedagogiche della guerra. Intervista su Vladimir Putin”

I bambini, la curiosità, la guerra

Avrei scritto dell’argomento, già sollecitatomi da diverse persone. Per una pura coincidenza mi è stata chiesta, proprio oggi, un’intervista sullo stesso tema del sito di Skytg24.Considerata l’attualità, la metto a disposizione dei lettori del blog.    https://tg24.sky.it/cronaca/approfondimenti/russia-ucraina-come-spiegare-guerra-bambini

Smettiamola di raccontare bugie ai bambini, ai ragazzi e a noi stessi

Mentre tenevo un seminario a degli educatori di Scampia, nelle vicinanze, a Casavatore, cinque adulti pestavano a sangue un giovane professore, che aveva svolto una supplenza presso la scuola media della cittadina campana e si era permesso di richiamare alcuni ragazzini che facevano baccano.  Al netto degli eccessi, alle spalle di questa barbarie vi sonoContinua a leggere “Smettiamola di raccontare bugie ai bambini, ai ragazzi e a noi stessi”

Bonus psicologo, gocce nel mare e viaggi senza itinerari

La Prima guerra mondiale era finita da pochi mesi, in Austria, uscita annientata dal conflitto, e con essa tutto ciò che conteneva, la città di Vienna decise di cominciare la ricostruzione dalle persone e dalle famiglie, con un programma di assistenza sociale molto avanzato, di cui Alfred Adler, uomo di grande competenza e di forteContinua a leggere “Bonus psicologo, gocce nel mare e viaggi senza itinerari”

La violenza giovanile paravento di quella, assai più grave, degli adulti

Comunque vada a finire, ai confini orientali dell’Unione Europa, si rischia una guerra, ossia una rappresentazione in cui degli esseri umani uccidono altri esseri umani e distruggono tutto ciò che si interpone, compresi animali, piante, automobili, case, strade, scuole.Cose già viste, non è una novità, la guerra è uno stato permanente, come lo è laContinua a leggere “La violenza giovanile paravento di quella, assai più grave, degli adulti”